Politecnico di TorinoCOREP

NEWS: L'ANNO ACCADEMICO 2011/2012 DEL MASTER NON È STATO ATTIVATO

Per informazioni: formazione@corep.it


Il Master è istituito dalla Facoltà di Scienze della Formazione dell’Università degli Studi di Torino.


Perché questo Master?

Oggi le aziende, gli enti, le istituzioni, gli aggregati sociali, gli individui stessi sono diventati veri e propri "serbatoi di saperi", "magazzini di conoscenza" che troppo spesso restano nascosti e inaccessibili, e soprattutto inutilizzati. La diffusione delle basi di dati, così come l'uso sistematico della rete per le comunicazioni e l'indirizzamento delle informazioni hanno di fatto aumentato enormemente le possibilità - ma anche la complessità - delle operazioni volte a "gestire la conoscenza", una gestione che evolve con l'evoluzione stessa delle tecnologie e dei saperi, e che quindi va seguita con metodiche sempre aggiornate (Lifelong Learning).

In questa prospettiva il Master universitario di I livello in "Metodi e Tecnologie per il Lifelong Learning. Progettualità e innovazione per la condivisione delle conoscenze (METELL)" forma soggetti in grado di individuare e valorizzare costantemente nel corso del tempo i "patrimoni di conoscenza", utilizzando le tecnologie dell'informazione e della comunicazione (ICT) per affrontarein maniera ottimale i quattro livelli in cui i processi di costruzione e trasferimento della conoscenza si articolano:

 

- livello tacito: corrispondente alla conoscenza che si sviluppa in modo informale nelle relazioni sociali interpersonali e di lavoro collaborativo, nei social network, nei forum, nelle varie modalità peer to peer;

 

- livello esplicito: corrispondente alla conoscenza che si sviluppa attraverso i processi, i testi e i prodotti strutturati che vengono utilizzati nelle istituzioni, nell'editoria, dalle agenzie formative;

 

- livello sperimentale: corrispondente alla conoscenza che si sviluppa attraverso le forme avanzate di ricerca scientifica e delle applicazioni tecnologiche;

 

- livello creativo: corrispondente alla conoscenza che si sviluppa nell'esplorazione di nuove forme e linguaggi espressivi ed artistici, nella formulazione di nuove idee, nella costruzione di nuovi oggetti, nella sperimentazione di nuove relazioni sociali, nei nuovi approcci alla soluzione dei problemi.

 

Tradizionalmente queste forme di conoscenza hanno sempre avuto ambiti molto ben definiti di realizzazione (quello tacito nella conversazione e nelle relazioni interpersonali; quello esplicito nelle sedi istituzionali della formazione; quello sperimentale nei laboratori; quello creativo negli ambienti artistici o artigianali), anche se naturalmente non sono mai mancate le forme di interscambio e di reciproca influenza. Oggi tuttavia, nel contesto della rete, le forme "pure" sono sempre più difficili da individuare, e sempre più sterili, mentre quelle di interscambio appaiono sempre più presenti e determinanti nello sviluppare le capacità dei singoli e dei gruppi di affrontare e risolvere problemi.

Da qui la necessità di formare figure professionali in grado di elaborare approcci innovativi all’analisi dei bisogni e della domanda di crescita culturale presenti nelle istituzioni e nelle imprese, delineando politiche formative e di apprendimento che coniughino gli obiettivi di coesione sociale e competitività, individuando i fattori che determinano la effettiva crescita e la valorizzazione del capitale umano e culturale.
Sul piano del metodo il Master pone particolare attenzione alla complementarietà delle tre forme di istruzione, formale, non formale ed informale, nello sviluppo di una strategia complessiva di Lifelong Learning che saldi tra loroe renda operative competenze relative a:

- project management: per gli aspetti di organizzazione generale e in particolare per gli aspetti finanziari, progettuali, logistici;
- aspetti istituzionali, giuridici e normativi: per le politiche e le problematiche di privacy, proprietà intellettuale, gestione e riuso dei materiali già esistenti o prodotti dagli utenti;
- problematiche dell'apprendimento: per gli aspetti culturali, metodologici e formativi, con particolare attenzione alla dimensione multimediale in quanto direttamente implicata nelle forme spontanee di apprendimento attraverso i media e i nuovi media;
- aspetti sociologico-culturali: per la comprensione dei bisogni e degli atteggiamenti di fruizione, a partire dal confronto incrociato di aspettative individuali e istituzionali; per le problematiche relative alle dinamiche di gruppo, di lavoro collaborativo; per le attività di previsione e benchmarking riguardo all'attività svolta;
- tecnologie di produzione, gestione e trasmissione: per la progettazione e il controllo degli ambienti collaborativi e presentativi multimediali e crossmediali  di apprendimento.


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